Insegnare la grammatica agli studenti della scuola primaria attraverso le mind maps
L’importanza delle mind maps per l’insegnamento della grammatica inglese
Tutti noi insegnanti sappiamo quanto sia difficile insegnare la grammatica agli studenti della scuola primaria e quanto questa possa risultare noiosa per loro.
Nella mia carriera di insegnante (in presenza, ma anche online visto il delicato momento che stiamo attraversando) una delle cose che utilizzo di più durante le mie lezioni sia ad adulti che a bambini della scuola primaria sono le “mappe mentali”, da non confondere con le “mappe concettuali”. Pur essendo entrambe degli organizzatori sia logici che visivi delle conoscenze, tra di loro esiste una sostanziale differenza in quanto ognuna risponde a logiche e obiettivi specifici.
Mentre infatti le mappe concettuali sono sviluppate su una base molto cognitiva e razionale, quelle mentali sono più imperniate sulla creatività; sono, citando le parole del suo inventore Buzan, “uno strumento olistico, grafico e visivo che può essere applicato a tutte le funzioni cognitive, soprattutto la memoria, la creatività, l’apprendimento e tutte le forme di pensiero”.
Una mappa mentale presenta una struttura di pensiero tridimensionale: si diffonde sempre dal centro sotto forma di ramificazione e ogni parola, concetto o immagine ad essa correlata diventa un sotto-centro; è un modo divertente per ricordare informazioni noiose.
Le mappe mentali sono importanti perché permettono di organizzare in maniera efficace ed intuitiva molte informazioni, di memorizzare facilmente argomenti molto ampi, di stimolare la memoria associativa e visiva, ed infine, di fare il punto della situazione in fase di riflessione o al termine di un’unità didattica, in particolare relativamente alla competenza grammaticale e lessicale.
Questo perché una mappa mentale riassume in maniera visiva i punti/le parole chiave che sono stati trattati durante l’unità didattica ed è oramai assodato che per qualsiasi discente è molto più facile ricordare ciò che viene visto piuttosto che ciò che viene scritto.
Le mappe mentali rafforzano inoltre la memoria del discente, migliorano la comprensione di argomenti complessi (e non dimentichiamoci che stiamo parlando del lessico e della grammatica di una lingua seconda) e collegano le lezioni svolte in aula con i compiti che poi dovrà svolgere a casa.
Questi, a mio avviso, sono i motivi principali per cui oggigiorno molti libri di testo dedicano diverse pagine alle mappe mentali.
Affinché una mappa mentale sia efficace, è importante che questa:
– utilizzi una sola parola per “nodo”. Qui, secondo me, è dove molti vanno fuori strada, poiché aggiungono voci simili a un SMS in ogni bolla. È difficile da fare all’inizio, ma l’insegnante deve allenarsi a scegliere una parola chiave vivida e concisa al fine di rendere la mappa mentale più efficace ed efficiente;
– sia su un solo foglio, su una sola pagina in quanto uno dei maggiori vantaggi delle mappe mentali è il consolidamento di una grande quantità di informazioni in un’unica pagina rapidamente “scansionabile”;
– abbia immagini, icone e colori. L’aggiunta di una varietà di immagini e colori alla mappa mentale aumenta la memorizzazione e può aiutare a creare connessioni tra parole simili.
La grammatica, come ho detto, non è facile da insegnare e molti studenti incontrano difficoltà a padroneggiarla. Una mappa mentale è sicuramente di grande aiuto quando si tratta di insegnare i punti grammaticali poiché i diagrammi sono più facili da capire e da ricordare rispetto agli appunti…e sappiamo anche che non tutti i bambini della scuola primaria riescono a prendere appunti correttamente!
Francesco Pierucci
Docente specialista lingua inglese scuola primaria
Pagina tratta dal fascicolo Mind Maps, allegato al corso ministeriale You and Me Friends
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