Start as you mean to go on
Encourage Children to Respect the Environment
Start as you mean to go on. It’s a common English expression and never is it more relevant for teachers than at this time of year, when we are full of enthusiasm, good intentions and ideas of how to motivate and connect with our students. If we really do succeed in starting as we mean to go on, then we will continue to work throughout the whole school year and consistently maintain this enthusiasm with which we start in September.
I try to do this every year, although I don’t always succeed. This year, however, will be different. It will be different because of a chilling news headline from August which I simply can’t get out of my head.
“A code red for humanity” was the title I read which introduced the publishing of the UNs document on the effects of human behaviour on global warming.
It was the word “humanity” which struck me; a word which includes everyone and excludes noone. It is a word which includes me the teacher, my colleagues and every single one of my pupils.
So it is time to raise my head and act. I have decided: I am going to be the colleague who drives everybody crazy, going on and on at every planning meeting about reducing, reusing and recycling. I am going to be the teacher who reminds my pupils every single lesson of how we are all responsible for reducing carbon emissions and how every action counts and I am going to lead by example. I HAVE TO, I AM PART OF HUMANITY.
The ideas are tumbling around in my head: it’s time to cut the excess: fewer coloured pens, pencils and felt tips, exercise books without margins in which we start writing on the top line , not the second; absolutely no glitter, sequins, cellophane for wrapping “lavoretti”; every child will go back to the old days and bring in their own hand towel rather than using and wasting paper towels in the toilets; we will have a recycling bin for all masks (which we will actually use this year)and we will research how they can be recycled; we will have class competitions to award the pupil who is most creative in reusing and and recycling; we will reinstate the Green monitors – an idea from a past Erasmus project in which the Year 5 pupils regularly checked the recycling bins of all the other classes; we will ask the local council to lower the heating in our schools in winter and we will wear extra layers; I will become fanatical about reducing the number of photocopies and I will ensure not a single centimetre of paper is wasted when I prepare a worksheet; we will keep a record of our “recycling and reusing” activities so that we reflect and make a conscious decision to improve our behaviour and “reduce, reuse, recycle ” will become a mantra, repeated at every opportunity.
Parents will come to me and say that their children are conscientious citizens, aware of the importance of looking after the environment. In years to come I will not end my teaching career with a feeling of guilt at not having taught my pupils to respect the environment at every opportunity.
I will start this school year with this very clear objective in mind. I have to. I am part of humanity and will accept my responsibility and teach my pupils to do the same. It’s scary, the task ahead is enormous but a new school year awaits with endless possibilities. I am going to start as I mean to go on.
Michelle Slattery
VERSIONE ITALIANO
Educare i bambini e le bambine al rispetto per l’ambiente? Facciamolo con azioni concrete
Start as you mean to go on. È un’espressione inglese molto comune ed è molto calzante soprattutto in questo momento dell’anno in cui siamo pieni di entusiasmo, di buone intenzioni e di idee su come motivare ed entrare in relazione con i nostri studenti. Se davvero riusciremo ad “iniziare come vorremmo continuare”, allora continueremo a lavorare per tutto l’anno scolastico mantenendo costante questo entusiasmo con cui iniziamo a settembre.
Cerco di farlo ogni anno, anche se non sempre ci riesco. Quest’anno, però, sarà diverso. Sarà diverso a causa di una notizia agghiacciante che ho letto ad agosto e che non riesco proprio a togliermi dalla testa.
“Un codice rosso per l’umanità” è stato il titolo che ho letto e che faceva da introduzione al documento delle Nazioni Unite sulle conseguenze del comportamento umano sul riscaldamento globale.
È stata la parola “umanità” che più mi ha colpito; una parola che include tutti e non esclude nessuno. È una parola che include me maestra/o, i miei colleghi e ogni mio alunno.
Quindi è il momento di alzare la testa e di agire. Ho deciso: sarò la collega che farà impazzire tutti e che ad ogni riunione punterà a sensibilizzare su argomenti come la riduzione di emissioni, il riutilizzo e il riciclo. Sarò l’insegnante che ricorderà agli studenti in ogni lezione di come tutti siamo responsabili nella riduzione delle emissioni di carbonio e di come ogni azione conta e darò l’esempio. DEVO, SONO PARTE DELL’UMANITÀ.
Le idee mi ronzano in testa; è ora di tagliare l’eccesso: meno penne colorate, matite e pennarelli, quaderni senza margini in cui si comincia a scrivere sulla riga superiore, non sulla seconda; assolutamente niente glitter, paillettes, cellophane per incartare i “lavoretti”; ogni bambino tornerà ai vecchi tempi e porterà il proprio asciugamano invece di usare e sprecare quelli di carta nei bagni; avremo un cestino per la raccolta differenziata per tutte le mascherine (che utilizzeremo effettivamente quest’anno) e studieremo come possono essere riciclate; avremo concorsi di classe per premiare l’alunno più creativo nel riuso e nel riciclo; ripristineremo i monitor verdi – un’idea di un precedente progetto Erasmus in cui gli alunni del quinto anno controllavano regolarmente i cestini per la raccolta differenziata di tutte le altre classi; chiederemo al comune di abbassare il riscaldamento nelle nostre scuole in inverno e ci vestiremo di più. Diventerò fanatica nel cercare di ridurre al minimo il numero di fotocopie e mi assicurerò che non venga sprecato un solo centimetro di carta quando preparo un foglio di lavoro; terremo traccia delle nostre attività di “riciclo e riutilizzo” in modo da riflettere e prendere una decisione consapevole per migliorare il nostro comportamento e “ridurre, riutilizzare, riciclare” diventerà un mantra, ripetuto in ogni occasione.
I genitori verranno da me e diranno che i loro figli sono cittadini coscienziosi, consapevoli dell’importanza di prendersi cura dell’ambiente. Negli anni a venire non finirò la mia carriera di insegnante con un senso di colpa per non aver insegnato ai miei alunni a rispettare l’ambiente in ogni occasione.
Inizierò questo anno scolastico con questo obiettivo molto chiaro in mente. Devo. Faccio parte dell’umanità e accetterò la mia responsabilità e insegnerò ai miei alunni a fare lo stesso. Mi spaventa un po’ perché il compito da svolgere è enorme ma ci aspetta un nuovo anno scolastico con infinite possibilità. Inizierò come intendo continuare. I am going to start as I mean to go on.
Michelle Slattery